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Spiragli di Luce a Imola

Campionati di atletica a Imola

sabato 15 novembre 2008, di Spiragli

Mi chiamo Salati Giovanni di anni 61.
Caposala dei poliambulatorio dell’ospedale S.M. Goretti di Latina fino all’agosto del 2005, il giorno che è arrivato l’incidente che mi vede purtroppo sulla sedia a rotelle con una paraplegia irreversibile.
Dopo un anno tra fase acuta ( rianimazione), unità spinale del CTO Roma. Riabilitazione iniziale e quattro mesi di riabilitazione per autonomia completa al centro di Montecatone (Imola) dove ho trovato Paolo (terapista occupazionale), che si interessa di attività sportiva per disabili mi ha suggerito di provare con la city byke, visto che il mio sprint agonistico fino al giorno dell’incidente era stato il ciclismo.
Ho accettato, provato e subito ho trovato interesse fino a percorrere i miei primi 20 kilomentri.
Dopo due mesi di prove con stupore di Paolo e Giulia (fisioterapista accompagnatrice) richiesto subito una cytibike per caso ed ho continuato ad allenarmi.
Ad agosto 2008 ricevo una telefonata da Imola era Paolo che chiedeva se avevo continuato ad allenarmi e volevo partecipare ad una gara su circuito automobilistico di Imola su una distanza di circa 20 kilometri (4 giri di pista), solo per diversamente abili. Non credevo a quello che mi si diceva, tanto era l’entusiasmo, ed ho accettato continuando ad allenarmi con più assiduità.
I giorni che precedevano la gara è stato tutto un susseguirsi di preparativi e tutto mi sembrava un sogno bellissimo .
Tra le difficoltà una è stata risolta dall’associazione sportiva Spiragli Di Luce, nella persona di Elisa che ha provveduto alle sponsorizzazioni e alle spese ( ed io non finirò mai di ringraziare).
Il giorno della gara mentre eravamo nel parcheggio dell’autodromo di Imola vedevo arrivare squadre con sei sette concorrenti organizzati con pulmino, meccanici ecc.
Abbiamo messo a punto l’handybyke e siamo entrai nell’autodromo per vedere e provare il circuito è stato per me uno dei momenti più emozionanti, gareggiare a fianco di campioni nel settore agonistico.
Con il semaforo rosso acceso poi il verde e VIA.
E’ difficile descrivere le sensazioni di quel momento, tanto è stato bello, positivo ed emozionante.
Al di la del risultato finale ha valore soprattutto la partecipazione per me quella è stata una vittoria, gareggiare con rivali di alto livello, scambiarsi opinioni diverse e costruttive.
L’altro aspetto è il vedere i concorrenti con diverse patologia ma tutti in carrozzina sembrava un mondo a parte .

L’esperienza è stata positiva su tutti i punti di vista, un’esperienza molto faticosa ma talmente soddisfacente che per me rimane una vittoria.

Giovanni Salati

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